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Samsung Galaxy Fitⓔ, lo smartband economico
Il Samsung Galaxy Fitⓔ nelle sue tre colorazioni ufficiali: nero, bianco, e giallo

Samsung Galaxy Fitⓔ, lo smartband economico

Samsung comincia ad investire sui wearables di fascia bassa, o bassissima. Il nuovo smartband Galaxy Fitⓔ si affaccia sul mercato ad un prezzo molto economico.

Dal 24 Maggio 2019, il nuovo device indossabile è disponibile anche sul mercato italiano: ce lo conferma ufficialmente Samsung, con un comunicato stampa.

Occhio a non confonderli!

A prima vista il Galaxy Fitⓔ somiglia al Galaxy Fit: esteriormente sono quasi identici, ma hanno funzionalità e prezzi diversi.

Si può già notare che l’uno ha un display a colori, a differenza dell’altro che è monocromatico.

Samsung smartband 2019
Galaxy Fit a sininstra, Galaxy Fitⓔ a destra

Ma torniamo al Galaxy Fitⓔ.

Lancio sul mercato

Il nuovo smartband a basso costo è stato presentato per la prima volta il 20 Febbraio, in occasione del Samsung Galaxy Unpacked 2019. L’evento di presentazione annuale si è svolto in pieno inverno: non si capisce perché, proprio in quel periodo, si possa pensare di pubblicizzare un prodotto fatto soprattutto per monitorare gli sport all’aria aperta (come la classica corsa). In linea col ragionamento, infatti, lo scorso Galaxy Unpacked (2018) si è svolto ad Agosto.

Design: come si presenta?

Il bracciale è composto da due parti: il quadrante estraibile e il cinturino intercambiabile (come accade per gli smartband a basso costo, sempre più presenti sul mercato). Una soluzione comoda, ingegnosa, ed economica: non troppo complicata come per altri smartband Samsung.

Galaxy Fit e cinturino e quadrante
Corpo centrale del Galaxy Fitⓔ estraibile

Sulla chiusura del cinturino però vi è un passo in avanti rispetto agli altri: l’estremità attraversa un passante e finisce all’interno, mentre al di sopra viene fissata saldamente da un gancio. Quante volte è capitato che il cinturino del nostro smartband si slacci, in metropolitana?

Le colorazioni ufficiali sono solo tre: giallo, bianco, e nero; ma nulla vieta ai numerosi produttori terzi – cinesi e non – di stupirci con soluzioni più creative (come avviene con lo Xiaomi Mi Band 3).

Galaxy Fit e cinturino
Chiusura del cinturino del Galaxy Fitⓔ

Peso e dimensioni

Anche l’occhio vuole la sua parte: pesa 15 grammi, con una grandezza pari a 40,2 x 16,0 millimetri. Risulta confortevole all’uso: piccolo e leggero.

Longevità: quanto dura la batteria?

Per ricaricarlo non ci sarà bisogno di estrarre la capsula centrale: basterà agganciare l’alloggiamento direttamente sotto. Un altro punto a favore: sulla modalità di ricarica il Samsung è più evoluto.

La batteria ha una capacità di 70mAh, e stranamente dura meno dello Xiaomi: in media 5-8 giorni. Bisogna fare sempre il solito discorso circa la modalità di utilizzo: un ingente carico di lavoro per il processore inciderà negativamente sulla durata; a differenza di un uso prevalentemente in stand-by, che potrà portare ad una “resistenza” di più di 10 giorni.

Presa caricatore Samsung Galaxy Fit e
Caricatore del Galaxy Fitⓔ

Il processore MCU Cortex M0 96MHz – coadiuvato da una memoria RAM di 128 Kb, e una memoria interna di 4 Mb – è fatto apposta per operare in low energy, ma non possiamo lamentarci se abbiamo impostato la ricezione delle notifiche da troppe app (ad esempio).

Punto di forza per chi è alle prime armi

Un’ altra peculiarità interessante di questo fitness tracker è il monitoraggio costante ed automatico di tutte le attività: sport (camminata, corsa, “attività generica cardio”), conteggio dei passi, calorie bruciate, distanza percorsa, rilevamento del sonno, monitoraggio del battito cardiaco.

Se pratichiamo uno sport per più di dieci minuti – circa – verrà automaticamente registrato. A fine giornata saremo in grado di tirare le somme dall’app del nostro smartphone: i meno esperti non dovranno perdere tempo a smanettare.

Anche se le funzioni, tutto sommato, non sono nulla di eccezionale, il monitoraggio automatico è una caratteristica frequente degli indossabili più costosi (anche e soprattutto Samsung).

Funzionalità aggiuntive

Tra una schermata e l’altra è possibile dare un’occhiata alle previsioni meteo del giorno (simile alla Mi Band 3).

Samsung Galaxy Fit e meteo
Schermata meteo del Galaxy Fitⓔ

Ha il GPS?

Non ha il GPS integrato: per poter monitorare tutte le attività della giornata il device dovrà essere sempre collegato allo smartphone (a portata del bluetooth v. 5.0, LE).

La connessione bluetooth è di ultima generazione: una maggiore velocità di trasmissione dei dati con consumi ridotti, e una maggiore garanzia contro le interferenze della trasmissione radio.

Impermeabilità: Water Resistant

Questa fascia smart resiste all’acqua: ad una pressione pari a 5 atmosfere (50 metri). Questo tipo di resistenza si può trovare sempre più spesso, anche sugli orologi cinesi di qualunque tipo: è la più comune. Ciò non vuol dire però che un dispositivo di questo tipo sia adatto per fare delle immersioni: è il grado di impermeabilità più blando. E’ sconsigliato quindi portarlo in mare, ma può essere utilizzato tranquillamente in piscina.

Un punto a sfavore: lo schermo non è proprio touch…

Lo schermo scelto per questo dispositivo è un PMOLED (da 0.74 pollici di risoluzione, con 64×128 pixel). Questa tipologia di schermo (Passive-Matrix OLED) non è molto efficiente: rispetto ad un AMOLED, consuma più energia per funzionare. Sarà per questo che la batteria non ha una durata così lunga, come ci si può aspettare da un device dalle funzionalità “essential“?

Samsung Galaxy Fit e touch screen
Schermo del Galaxy Fitⓔ

La cosa un po’ strana è che bisogna “picchiettare”, col dito, al lato del quadrante: non è touch. Quanti passi segnerà in più, ogni qualvolta vorremo cambiare schermata?

RTOS: Croce e Delizia

Il sistema operativo “Real Time” (“Real Time Operative System“) è in grado di lavorare senza particolari risorse.

Ormai ogni elemento è incentrato sul risparmio energetico, e la conseguente maggiore efficienza e longevità.

Questa soluzione software risulta anche più veloce, rispetto ad un “Tizen“, ma può svolgere solo semplici operazioni predeterminate: gli sviluppatori non avranno molto margine di “manovra”. Il RTOS è improntato anche su una logica di risparmio economico, ma rimane un sistema limitato.

App: troppe da installare!

Per chi non possedesse uno smartphone Samsung, sarà costretto ad installare un totale di tre applicazioni:

  • Samsung Health: la popolare app incentrata sulla salute, funziona indipendentemente dal bracciale;
  • Galaxy Wearable: appositamente creata per il collegamento e la gestione degli indossabili Samsung (sostituisce la vecchia app “Samsung Gear”, e risolve problemi di compatibilità);
  • un plug-in aggiuntivo – scaricabile dall’app Galaxy Wearable – per tutti coloro che non sono fidelizzati Samsung.

Nota dolente: notifiche generiche

Per ultimo, una nota parecchio dolente (che potrebbe farvi addirittura cambiare idea sull’acquisto): le notifiche appariranno con un anonimo e smorto pallino circolare, col nome del mittente. Ci sono alcune piccole eccezioni per gli eventi in calendario e altre applicazioni Samsung: potrà essere visualizzata una porzione di testo. In caso di una chiamata in arrivo, oltre al nome del chiamante, sarà visibile il suo numero telefonico.

Samsung Galaxy Fit e notifiche
Come appaiono le notifiche sul Galaxy Fitⓔ

Effettivamente sul comparto notifiche si può trovare anche di meglio, ad un prezzo inferiore, ma il Galaxy compensa il deficit con una vibrazione molto potente.

Prezzo

Il prezzo di lancio (anche dal sito ufficiale online) si aggira intorno ai 39€, reperibile un po’ ovunque: Amazon, eBay, ecc. Un costo basso, anche se potrebbe abbassarsi di più nel corso del tempo.

Pro e Contro

Proviamo a tirare un po’ le somme:

Pro
Contro

State pensando di acquistarlo, oppure no? Rispondete nei commenti.

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69 / 100

Dario Minore

Appassionato di tecnologia, e dei libri di Italo Calvino.

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