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La prima immagine di un ‘Buco Nero’
Immagine di un buco nero

La prima immagine di un ‘Buco Nero’

Einstein sbagliò quando disse: «Dio non gioca a dadi». La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.” (Stephen Hawking)

Il team “Event Horizon Telescope” (EHT) è riuscito ad acquisire un’ immagine di un buco nero (black hole), coordinando 8 radiotelescopi di tutto il mondo.

(Podcast di Focus Storia, dalla piattaforma Spreaker)

Che cos’è un buco nero?

via GIPHY

Potremmo immaginarcelo come un cono rovesciato che risucchia al suo interno tutta la materia che incontra nelle vicinanze (compresa la luce), grazie ad una potente forza di gravità. Aldilà di quella superficie chiamata “orizzonte degli eventi” (definizione molto poetica) non saremo più in grado di vedere ciò che accade al suo interno: tutto apparirà invisibile ad un osservatore esterno.

Ai nostri occhi si manifesta come un buco nero, con una cornice circolare che lo avvolge: la cosiddetta “ergosfera“, cioè i corpi celesti che stanno per essere inghiottiti nella sua voragine (aldilà di quell’orizzonte degli eventi). La velocità – superiore a quella della luce – è tale da non permettere a nessun oggetto di ritornare indietro.

L’ipotesi più accreditata, riguardo la genesi di tale fenomeno, riconduce alla fase finale – del ciclo di “vita” – di una enorme stella (molto più grande del nostro Sole).

Quali sono le ultime notizie rilevanti?

Grazie al Team “Event Horizon Telescope” siamo stati in grado di acquisire la prima immagine di un buco nero, che si trova nella nostra stessa galassia (la “Via Lattea“).

Cos’è un “radiotelescopio“?

Radiotelescopio immagine
Foto di un radiotelescopio

A differenza dei classici telescopi, un radiotelescopio è in grado di captare le onde radio provenienti dallo spazio: grazie ad una grande antenna parabolica.

Coordinando il lavoro di 8 radiotelescopi, sparsi per il mondo, siamo riusciti a comporre un’immagine reale di un buco nero, nostro vicino di casa.

Farneticazioni di un blogger (e divulgatore scientifico della domenica)…

I buchi neri sono alimentati da una forza di gravità, molto più potente rispetto a quella che ci attrae al centro della Terra.

Potremmo dire che ogni corpo celeste abbastanza grande, con un nucleo abbastanza massiccio, rimane compatto su sé stesso, finché non riesce più a resistere: la grande forza di gravità alla fine vince sulla materia, facendolo implodere.

Boom! Ecco a voi un buco nero!

Una forza di attrazione che, se non viene saziata, crea un vuoto incolmabile. Ma potremmo chiamarla sempre “forza di gravità“, oppure è una definizione riduttiva?

…Oltre quell”orizzonte degli eventi’ cosa c’è?

Immagine orizzonte degli eventi
Disegno in schema dell'”orizzonte degli eventi”

La fantascienza si è divertita a fornirci le risposte più fantasiose: connessioni con altri pianeti, portali verso altri universi o verso altre galassie, ecc.

La scienza, invece, ci ha detto che verso il punto più profondo, oltre quell’orizzonte, lo spazio e il tempo si fondono: singolarmente non hanno più significato (spazio-tempo).

La filosofia e/o la religione, allora, potrebbero definirlo come il concetto di eternità cristiana: come l'”Inferno” in stile dantesco, a forma d’imbuto. E’ quello il famoso tunnel che compare sempre nei racconti di chi ha vissuto un’esperienza pre-morte?

Voi che dite? Usate la casella commenti.

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Dario Minore

Appassionato di tecnologia, e dei libri di Italo Calvino.

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  1. Stabben!

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