Già i filosofi antichi, come Aristotele, ipotizzarono la sfericità o comunque contrastavano la concezione dei filosofi di età arcaica.
E pure Galileo Galilei, nel 1500, cominciò ad osservare la curvatura dell’ ombra proiettata dalla terra sulla luna (nei suoi studi riguardo questo satellite terrestre).
Ed anche quando perfezionava il cannocchiale (di invenzione fiamminga) egli notò le barche, in lontananza, che sembrava emergessero dall’orizzonte marittimo.
«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.» (Galileo Galilei, Il Saggiatore, Cap. VI)
E ancora: Simone Moro – l’ alpinista italiano col record del maggior numero di ascensioni in prima invernale – ha dichiarato in TV che da una vetta riuscì a scorgere la curvatura dell’ orizzonte terrestre, uno spettacolo straordinario (e ne poté godere solo per cinque minuti, perché doveva scendere). Questo significa che è possibile accorgersene anche dalla Terra (non per forza dallo spazio).
Questi, ovviamente, sono solo alcuni esempi – si rimandano alle teorie scientifiche e ai suoi autori, reperibili praticamente ovunque – che avvalorano la tesi della sfericità terrestre; eppure c’è gente che crede alla teoria terrapiattista.
Certo, non tutti possono scalare le altissime montagne innevate o lavorare alla NASA, ma una credenza non potrà mai battere il metodo scientifico.
Credere alla fake news più grande e assurda della storia, al giorno d’ oggi, vuol dire essere terrapiattisti.
Essi incarnano perfettamente i limiti umani: ciò che non riescono a vedere, non può esistere!
Ma la concezione della “terra piatta” porta con se altre credenze assurde collegate: una fra tutte (e la più fantasiosa e divertente) è – tenetevi forte – l’ “effetto Pac-Man“.
Volando con un aereo in linea retta (senza fermarsi) porta a tornare al punto di partenza, lo stesso effetto che la simpatica pallina gialla utilizza per sfuggire dai malvagi fantasmini: come farebbe senza le scorciatoie che la fanno apparire sul lato opposto dello schermo?
E cosa dire dei guerrieri che fungono da guardiani H24 (poveracci!), proteggendo i confini terrestri ghiacciati?
Ma la cosa ancora più imbarazzante è che l’ Australia non sia mai esistita in realtà!
USA, 2016.
Esce il film “Animali Fantastici e dove trovarli”. #fotografiesegnanti #terrapiatta #terrapiattisti #Australia pic.twitter.com/8kTuHmbUR5
— Fotografie Segnanti (@segnanti) 29 novembre 2018
Qualcuno preoccupato si era domandato – su Twitter – dove fossero mai stati, allora, i propri parenti australiani negli ultimi trent’anni!
Ovviamente esisterebbe un solo polo terrestre.
Esistono community internazionali che disquisiscono sul tema, e addirittura un’ organizzazione mondiale: la “Flat Earth Society“.
Se ci sono persone che credono a delle teorie senza capo né coda, allora, vuol dire che possiamo credere a qualunque cosa dia un senso di aggregazione e di estraniazione dalla noiosa e ripetitiva realtà.
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