Da quando il Movimento 5 Stelle ha iniziato a governare, insieme con la Lega, non sono mancati gli attacchi da parte del “vecchio sistema di potere” al Governo Giallo-Verde.
Oramai è sempre più tangibile la miopia di certi intellettuali formatisi su una concezione vecchia del paese, legata com’era ai pochi “notabili” della politica nostrana, di altra generazione.
Perché si continua a ripetere che il Reddito di Cittadinanza, ad esempio, è solo assistenzialismo ai nullafacenti, se misure simili funzionano all’estero? Non sarebbe da paese più civile ed evoluto sostenere i disoccupati e gli inoccupati nel loro percorso di formazione, per la ricerca di un nuovo lavoro?
E anche la cosiddetta “Quota 100“, in ambito pensionistico, viene criticata: una misura che non garantirebbe il ricambio di lavoratori (tra chi va in pensione e chi viene assunto), con dubbi sulle coperture.
La critica sulle coperture è stata la principale: tant’è vero che per il mese di Marzo sia il Reddito che Quota 100 saranno già operativi!…
Sono entrambi provvedimenti che apparterrebbero, o dovrebbero appartenere, al mondo della sinistra, cioè la tutela di fasce deboli: disoccupati e pensionati; invece, la sinistra si scaglia contro Salvini – e la Lega – per la questione migranti.
In questi anni abbiamo assistito ad uno strano comportamento del PD: una concretezza inesistente sulle questioni dell’ immigrazione, lasciando la gestione alle destre: come se fosse una materia di loro spettanza quasi esclusiva (in un gioco di identità fra le parti). Da un lato il PD criticava Salvini, ma dall’altro lato non muoveva un dito!
Danilo Toninelli ha spostato l’attenzione – nella dialettica – dagli effetti alle cause del fenomeno migratorio: la destabilizzazione del governo libico. Insomma, basterebbe anche solo approfondire di più l’analisi dei fenomeni sociali che accadono, senza avere pregiudizi.
La sinistra, quella “tradizionale”, rappresentata dai politici di vecchio stampo sta perdendo troppe battaglie, e forse si è arresa – nel suo ruolo di opposizione perpetua – aspettando il proprio disfacimento definitivo.
Mentre Berlusconi fa capolino alle Elezioni Europee, Renzi vi rinuncia: ancora giochi di palazzo e occasioni mancate! Se veramente il popolo non fosse riuscito a comprendere bene il progetto politico renziano, ci sarebbe stata una possibilità di esplicarlo e condividerlo con maggiore veemenza. Ma gli italiani, evidentemente, hanno già espresso la propria volontà alle elezioni del 4 Marzo.
La cosa che stupisce di più, però, è che i politici (tra cui Renzi) e anche personaggi dello spettacolo, appartenenti al mondo dei democratici, caldeggino e rispettino la scelta improvvisa del Cavaliere. Se fino a qualche tempo fa infuriava una guerra spietata tra “berlusconiani” e “antiberlusconiani“, è finito il tempo dei litigi già da quando ci fu il primo accordo tra PD e Forza Italia. Il conflitto tra le due ex “fazioni” si è spostato altrove, uniti per sconfiggere il nemico comune: il Governo del Cambiamento.
Alle prossime elezioni, dovremmo aspettarci uno scontro finale tra la “vecchia guardia” e la “nuova politica“?
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